mercoledì 29 aprile 2015

Libero mercato: non se ne può più!

Questo nostro mondo è pieno, anzi strapieno di cose riuscite decisamente male.
Ma di una cosa, sicuramente ci possiamo compiacere: volevamo costruire un mondo di merda, e ci siamo riusciti benissimo!
Dico "volevamo" perché mi ci metto anche io. Tutti noi siamo coinvolti in un modo o nell'altro, non fosse altro per non esserci accorti di quello che stava accadendo, o magari perché abbiamo trattato con superficialità un problema che ci veniva segnalato o non abbiamo proprio voluto ascoltare chi ci poneva in guardia... Insomma, come che sia, per azione diretta o per indifferenza, mi sa proprio che siamo tutti compartecipi di questo disastro che ci circonda.
Mi dicono amici medici che tutte le pubblicità che ultimamente vediamo sui prodotti per reflusso gastroesofageo o cattiva digestione sono dovute a un aumento esponenziale del problema. Non si sa nemmeno quale sia la percentuale di sofferenti, ma di sicuro è altissima. Lo stomaco non ci funziona più come un tempo, non ce la fa a digerire tutta la porcheria che ti tocca ingoiare, giorno dopo giorno.
E' una vita infernale, fatta di trattative continue per qualsiasi cosa, dalla tariffa del telefono a quella della luce, dal conto con la banca alla spedizione postale. Non c'è ormai più niente, ma proprio niente, che si possa fare con un minimo di superficialità, senza starci a pensare troppo su. A meno che non si sia dei nababbi e allora il denaro è l'ultimo dei nostri pensieri. Ma per quelli come noi che vivono semplicemente di stipendio o di pensione è una battaglia continua, sull'euro, sul centesimo, e sopra tutto sulla programmazione continua della nostra esistenza.
Prova a prendere un biglietto di treno o di aereo all'ultimo momento, non per vacanza, ma magari perché devi fare un viaggio improvviso per lavoro o per motivi di famiglia.
Oppure prova a passare da un gestore di telefonia o del gas a un altro. Ti ritroverai tempestato di telefonate, da offerte di vendita, nella maggior parte dei casi fasulle o con il trucco. Ed è inutile che tu dica che non ti interessa, che gli sbatta il telefono in faccia per dieci volte di seguito, che li implori, che ti incazzi. Niente, loro continuano imperterriti. Come se poi, la loro insistenza ti invogliasse. Personalmente il risultato è solo un "ti odio, non ti darò i miei soldi né ora né mai".
Così accade che, cambiato un mese fa il gestore della luce, riceviamo solo una settimana fa, il conguaglio e la chiusura contratto dal vecchio gestore.
Bene, nella sola giornata di oggi abbiamo ricevuto ben quattro telefonate dal vecchio gestore perché visto che eravamo passati con altro ci volevano fare una "meravigliosa offerta". Ed inutile è stato fargli notare che dal nuovo non abbiamo ancora ricevuto nemmeno la prima bolletta, non possiamo dunque nemmeno fare un raffronto... Niente, QUATTRO TELEFONATE IN UN SOLO GIORNO!!! E sempre per lo stesso motivo.
Non vi sto raccontando nulla di nuovo. Lo sapete benissimo.
E allora?
Allora non vi nascondo che rimpiango i tempi degli enti statali, di quando c'era un solo gestore telefonico o uno solo per il gas.
Tutto questo liberismo sfrenato non posso nascondere più che sta facendo crescere in me una splendida voglia non di comunismo, ma di stato sovietico. Io, che non sono mai stato comunista, ormai desidero ardentemente lo statalismo sfrenato.
Nazionaliziamo tutto perché non se ne può più!

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