lunedì 25 gennaio 2021

NON SI TRATTA PER FORZA DI COMPLOTTI

 Nei giorni scorsi ho avuto delle antipatiche discussioni sui social a proposito di un twitt che avevo rigirato, questo:  
















Mi permettevo di far notare che c'è qualcosa che non quadra in una tv che insistentemente propone delle specie di riscritture della Storia a uso e consumo in realtà non si capisce di chi. 
Capita sempre più spesso, infatti, di vedere spot pubblicitari con solo neri, oppure in tutte le nostre pubblicità televisive prima o poi sbuca fuori un soggetto, maschio o femmina, di colore, anche nelle situazioni più improbabili nelle quali non si comprende, francamente, il motivo di quella presenza. 
E' facile immaginare quante e quali disgustose accuse di razzismo siano partite e mi siano pienamente giunte. 
Ed inutile è stato far notare che sempre secondo una serie Netflix questi sarebbero Achille e Zeus: 








Ora, passi pure, quel che mi è stato obiettato: "Ma perché, Zeus non può essere nero?!"; certo, lo può pure essere e magari lo era, non lo sappiamo, dopo che saremo trapassati lo scopriremo sia io che l'amico che ha posto l'obiezione, ma quando uno pensa a quel passo di Omero in cui si dice che "Achille pose i suoi riccioli d'oro sul corpo di Patroclo"... 
Dice: "Beh, magari i riccioli possono pure essere scuri come l'ebano, va bene, prendiamo per buona anche questa, solo che..." 









...eccovi, senza elmo sulla capoccia, l'Achille nero di Netflix. Cazzo, nemmeno i capelli! Cosa avrà lasciato sul corpo del suo amato amico morto, la barba, la forfora, le sopracciglia?

Uno è arrivato a dirmi - uno che prima se ne era uscito con la storia di Gesù con gli occhi azzurri e biondo, la solita menata - che sarei un criptorazzista. E vabbè!
A tutti costoro è stato inutile spiegare che qui, evidentemente, c'è qualcos'altro sotto. 
Ed è ben evidente per una serie di motivi: 

 - Innanzi tutto, i signori che tanto si affannano a propagandare spot con neri, fiction con neri, e quant'altro, quei signori che sono i padroni di questi colossi del web e dell'economia, Netflix, Facebook, Amazon, Twitter ecc. quelli che impongono le regole del politicamente corretto e si ergono a giudici se, secondo loro, dette regole non vengono rispettate... sono tutti maschi bianchi e da quel che risulta pure etero. Al che uno dovrebbe chiedersi come mai questi signori cui interessa solo il bussines - inutile negarlo! - si preoccupano così tanto delle "pari opportunità", se così le vogliamo chiamare. Ditemi: quanti uomini o donne di colore conoscete che sono proprietari di grandi aziende, di multinazionali come quelle? Sarò disinformato io, ma non me ne viene in mente nessuno. E già questo non vi lascia qualche sospetto? 
Ma andiamo oltre. 
 

- Si può sapere per quale motivo quelli che appaiono sono quasi sempre "colored", cioè soggetti di colore di "tipologia statunitense". Quanti neri... del Gabon, o della Nigeria, o del Burkina Faso vedete in queste pubblicità? Basta osservare quella natalizia di Amazon per rendersene conto: 


- Ma c'è ancora un altro problema che mi fa convincere che c'è qualcosa in tutta questa storia che non quadra (e ci tengo a rammentarvi che queste mie riflessioni sono solo da spettatore, da cittadino comune, da persona che cerca di vivere nella propria epoca e farsi qualche domanda), c'è un'altra cosa, dicevo, che mi fa pensare che qualcosa non quadra: perché non ci sono cinesi? perché non ci sono peruviani, filippini, arabi, creoli?...
Se c'è una questione di razzismo da superare e combattere e sconfiggere, le etnie da mettere in campo sono tante, perché tante di queste hanno subito soprusi, persecuzioni, dittature, ingiustizie, pensiamo per esempio agli indiani d'America, o alle popolazioni del centro e sud America sterminate dagli europei, Maya, Inca ecc. Dove sono gli Aborigeni australiani, dove i vietnamiti, gli indiani? 
Eppure il cinema e le produzioni televisive per esempio coreane sono in grandissima espansione, con tanti attori bravissimi, perché non vedo attori con gli occhi a mandorla interpretare il famoso ambasciatore svedese alla corte di Caterina di Russia? 

Allora, mi lascerete pensare che è lecito chiedersi se sia vera la storia dello sbandierato contrasto al razzismo e se non vi sia altro dietro, e cioè una operazione economica forse volta a conquistare un'altra parte di mercato fidelizzandola, forse convincendola che può avere tutte le stesse cose che hanno ed hanno avuto i terribili "bianchi".
Ancora una volta i grandi padroni bianchi sfruttano il nero per convincerlo a fidarsi di loro, che gli sono amici, che gli daranno le stesse opportunità di vita agiata se essi entreranno nel rutilante mondo dei bianchi, e dall'altro lato i famigerati "popoli bianchi" devono lasciare che tutto questo accada adattandosi a quello che viene definito il "mondo a colori"?
A proposito: ma ci avete fatto caso che soprattutto nelle pubblicità le coppie miste sono sempre formate da una donna bianca e un uomo nero e quasi mai da un uomo bianco e una donna nera? E ci avete fatto caso che nei film della progressista Hollywood i bianchi sono sempre sposati con bianche e i neri con nere, al punto che combinazioni diverse sono talmente rare da restare a fatica nella memoria? (pregasi non nominare "Indovina chi viene a cena", per evidenti motivi! E nemmeno "Love actually" ché pure quello ha una precisa motivazione! Perché qui sono le ragioni che sfuggono al povero spettatore, ecco perché partono le riflessioni se non lo aveste capito.) 


A questo punto, però, è scattata la "vendetta", non verso i neri (spero sia ovvio), ma verso chi con una superficialità tipica della stupidità della nostra epoca, mi dava del razzista, e la "vendetta" l'ha partorita un caro amico che si è subito adeguato alla obiezione: "Ma perché, Zeus non può essere nero?". 
Bene, ha detto il mio amico, se tutto è possibile, se tutto è accettabile, se la Storia può essere riscritta a nostro piacimento senza problemi allora divertiamoci. Perciò: 


 










Sì, salve: qui sopra, vi presento l'attore che farà il grande B. B. King (qui sotto) 







E a questo punto davvero non vedo cosa ci sia di strano. 

Solo che i commenti a questa boutade - che poi ne ha, come potrete facilmente immaginare, generate delle altre 








- i commenti alla battuta su B. B. King sono improvvisamente spariti. 
Ma il gioco non si è fermato qui, le battute sono sgorgate facili facili, fino a "un cingalese scelto per M. L. King, il grande - grande davvero! - Denzel Washington farà Kennedy in un film sull'assassinio del presidente". Se tutto può essere... 

Francamente non si comprende se qualcosa abbia infastidito, oppure la battuta/provocazione del mio amico è andata a segno tacitando chi non può rispondere perché forse quelle battute nemmeno le ha capite.
Gli faremo dei disegnigni, povere anime. 


Viviamo in un mondo dannatamente bastardo, dove se davvero vogliamo conservare una dignità, un senso della nostra civiltà, del nostro essere cittadini e non consumatori e basta, dobbiamo, e dico, dobbiamo farci qualche cavolo di domanda, dobbiamo osservare fenomeni strani che passano sulle nostre teste. 
Non si tratta per forza di complotti, ma non possiamo lasciare che tutto sia facile come ci viene spiegato da chi ha evidentemente interesse a spiegarcelo in quel modo. 
Non mi esce mai dalla mente Orwell: "chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro". La riscrittura della Storia è un pezzo importante, fondamentale dell'esercizio del Potere, e in casi come questi la propaganda usa qualsiasi strumento per arrivare al suo obiettivo, anche urlare al razzismo, salvo poi impedire a certe etnie di giungere dove potrebbero e magari vorrebbero. 
E' davvero da sciocchi immaginare che chi è proprietario di colossi da miliardi di dollari che agiscono in tutto il mondo, lavori per qualcosa che non sia il tornaconto personale. Se lo crediamo, vuol dire che la Storia non ci ha insegnato niente. E soprattutto non ci ha insegnato che le "evoluzioni naturali" sono una cosa, semplice, sana e giusta, le forzature producono solo un mare di problemi! E qui mi pare evidente che siamo davanti una forzatura!


Voi, per me, potete pure credere che quello sia l'ambasciatore svedese alla corte di Caterina di Russia nel 1760 circa, liberi di farlo. Io continuerò a farmi qualche domanda, alla quale magari non troverò risposta, ma continuerò a farmi qualche dannata domanda perché non riesco a scordarmi di Omero e di Achille che sparge i suoi riccioli d'oro sul corpo dell'amato Patroclo. E quindi, almeno prendete uno con i capelli, cazzo!

venerdì 22 gennaio 2021

SPERANZA

 

SPERANZA

 

Cerco ogni giorno di mettere in ordine

tutte le incompletezze della vita.

Riorganizzo i costrutti, e risistemo

i tempi, i ritmi, le proposizioni.

 

Dispongo su scaffali sempre antichi

le carte dei buongiorno e degli addio;

lascio dentro vetrine ancora nuove

i dolci suoni degli arrivederci.

 

Trattengo i bandi delle novità

attendendo rivelino lo scopo,

quindi le accolgo tra i freschi colori

o le osservo cadere nell’oblio.

 

E in ogni tempo ri-regolamento

ricordi e delusioni, le amicizie

più care o i vecchi amori, assesto insegne

nuove alle consuetudini e rivendo

 

a me stesso di tutte le illusioni

la più grande che l’uomo abbia creato:

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Speranza.

 

Ma è così la vita: un rotolare

di sogni inafferrati, il disgregarsi

dei legami del cuore, e l’ostinarsi

della risacca allo scoglio, sapido

 

d’ogni scontro, parata, e poi caduta,

e ripartenza, attese, e sogni ancora,

in un girandolare d’illusioni

che nascondono il guardo della morte.