martedì 3 luglio 2018

LA SINISTRA CHE DICEVA DI SAPERE TUTTO, E INVECE NON SAPEVA UN C...O!

Resto pienamente convinto del fatto che uno dei motivi per cui il nostro centrosinistra non ha più i consensi di una volta sia dovuto a una sua caratteristica "immortale": la supponenza culturale e morale.
È questo, io penso, che rende la sinistra assolutamente insopportabile non soltanto "alle masse" che ormai votano da tutt'altra parte, ma comincia a renderla indigesta anche a molte persone "colte" sempre state di sinistra. 

Quest'aria di spocchia, di puzza sotto al naso, di so io il perché e il percome e te lo insegno, e se anche non lo capisci è certamente come dico io... Quell'aria di so io qual è il libro migliore, l'autore più importante, quali sono i film e gli spettacoli teatrali che dovresti vedere, e se non ti piacciono è perché non li capisci, ché se li capissi ne godresti come ne godo io, vedi come ne godo, come mi sciolgo in totale deliquio? 
Ecco, questo tipo di atteggiamento, che ha preso piede negli anni '70 e si è trascinato fino ad oggi, costruendo di volta in volta una serie di icone, di santini, di magnifici condottieri intoccabili e mai criticabili, dal versante culturale si è esteso a tutti gli altri campi. 
Finché un giorno, questa sinistra di pensiero superiore non si è ritrovata alla guida del Paese. A quel punto, i più si sono fidati, perché loro erano quelli che sapevano e avevano sempre saputo, e se sapevano di cultura avrebbero saputo anche di tutto il resto, o no? E gli altri, molti meno, hanno abbassato lo sguardo, timorosi di incappare nella figuraccia, tanto poi, al limite, potevano vendicarsi nelle urne. In pochi, veramente in pochi hanno sempre tenuto la propria posizione sopravvivendo con fatica. 
Perché non ci saremmo dovuti fidare, loro sapevano e l'altra parte era certamente di scarsa moralità e pessima cultura. E forse in troppi abbiamo fatto un errore clamoroso: non soltanto ci siamo fidati, ma ci siamo affidati, togliendo completamente il piede dal pedale del freno della vigilanza. 
Ci ha però risvegliato la realtà. Perché man mano che si andava avanti, le cose... non andavano come quelli ci avevano raccontato. Non solo: andavano sempre peggio! Per finire, nel caso di moltissimi di noi, al disastro totale. E anche sotto il profilo morale non è che ci abbiano fatto una figura migliore rispetto a "quegli altri", anzi in alcuni casi è stato decisamente peggio: da quale pulpito arrivavano, dunque, le prediche?!

A quel punto l'equazione è stata semplice tra quel che mi avete raccontato e quel che è accaduto: siamo certi che tu davvero ci capisca, che tu sappia, che tu abbia la verità in tasca e le soluzioni a portata di mano, che tu sia nel giusto, che tu sia umanamente e moralmente migliore degli altri? 

In tanti, tantissimi si sono dati la risposta... e hanno votato da altre parti, anche dove non avrebbero mai immaginato. 

Ci si aspetterebbe, adesso, che questa sinistra di "superiore qualità culturale e morale", faccia un profondo esame di coscienza. Ma se questo è stato il meccanismo che li ha guidati per una vita, praticamente per tutto il periodo repubblicano, l'esame dovrebbe andare così in profondità da non prevedere più la risalita. 
Qualcuno ha intrapreso il percorso di analisi e purificazione e ne è anche venuto fuori, ma sono davvero in pochi quelli che sono riusciti a tagliare il cordone ombelicale con se stessi.
Gli altri, la stragrande maggioranza che ormai non incontri solo nello schermo tv, ma anche al bar o al mercato, incazzata, imbufalita, livorosa e rancorosa, accanita come i bimbi viziati cui si toglie per punizione la palla, che sia sinistra di governo o di opposizione, ondeggiante verso il centro o estrema, continua a salire su di un pulpito sotto cui non c'è quasi più nessuno. E più sotto vede il vuoto, più non riesce a spiegarsi il perché, più si incazza e si imbufalisce, presa in una spirale che è già gorgo e dalla quale non potrà salvarsi.

I loro Media, gli spin doctor, i comunicatori, i politici, i professori, gli imprenditori, gli artisti e i mille esperti di ogni genere, non riescono più a "guidare" il popolo, non convincono più le masse, non hanno più strumenti efficaci per la risalita. 
Il Potere è perso. 
Perché chi per caso ormai, ascolta le loro parole pensa una cosa di una banalità disarmante verso la quale non c'è replica perché è la vita, è la Storia ad avere risposto: "Dicevi di sapere tutto, invece non sai un cazzo!". 

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