giovedì 10 agosto 2017

CACCIA AL NUOVO NOTEBOOK, L'INUTILE BATTAGLIA (PERSA!)

Il mio computer è morto. O quasi. Nel senso che non recepisce più alcun aggiornamento e dunque è da considerarsi fuori gioco come un nuotatore che voglia scendere in gara con uno scafandro da palombaro, roba impossibile.
Così è partita la caccia al nuovo notebook! Perché in queste ricerche la quantità di termini che devi imparare è pari solo ai cinque anni di lezioni di chimica della compianta prof Tramontano compendiate in un mese, e se non si fosse capito io, la chimica, la fisica e la matematica non siamo mai andati troppo d'accordo, fin dalle elementari. In conseguenza, coerente con la mia capacità di complicarmi l'esistenza, per paura del greco, di cui i miei cugini più grandi, tutti al classico, mi parlavano con terrore, scelsi lo scientifico. Praticamente cinque anni a lottare per un sei! Finito il Liceo non ebbi dubbi: Lettere! Ovviamente Moderne, e basta con i numeri.
Oggi, di fronte a processori, RAM, HDD, SSD e compagnia cantante, praticamente sbarello!
Ma il nuovo computer portatile ci vuole e quindi tuffiamoci nell'impresa, non sia mai che la rifiuti.
Il risultato è che mi trovo di fronte a un mondo completamente folle del quale, più esamino, più capisco letteralmente nulla, scoprendo ogni giorno, oltretutto, una magagna. E siccome non sopporto l'imbroglio e l'ingiustizia, faccio ancora maggiore resistenza, e finché questo vecchio (si fa per dire) Mac funziona, tiro avanti.
Il delirio maggiore è dato dalle sigle. Credo di avere capito che il successo di Apple è dovuto, oltre alla vulgata corrente che: "non prende i virus", anche al fatto di avere in realtà pochi modelli e dai nomi facili da ricordare.
Le altre case, invece, HP, o Acer, o Asus, o Lenovo, o Dell... producono una quantità di prodotti da fare invidia a tutte le fabbriche cinesi, dalle quali, per colme di ironia, tutti 'sti computer in qualche modo arrivano.
Lettere e numeri incastrati in nomi che diviene impossibile ricordare o distinguere per un confronto.
Poi ci sono i prezzi, talmente variabili da far venire letteralmente il mal di capo.
Poi ci sono le offerte, e i tassi e le rateizzazioni e i piccoli negozi e la grande distribuzione e l'addetto che oggi ti consiglia il contrario di ciò che un suo collega nello stesso megastore ti ha consigliato ieri.
Insomma, pare una battaglia, alla ricerca del miglior rapporto qualità/prezzo, o quanto meno dell'evitare la fregatura e farsi un'altra scarsa decina d'anni tranquillo.
"Resta su Apple", mi dice qualcuno. Follia, rispondo io, visti i prezzi e visto il fatto che, il giorno in cui, agosto 2008, comprai il mio Mac pensai di fare un grande investimento proprio perché doveva durare. Ma il mercato è il mercato, e anche la casa di Steve Jobs si è adattata, per cui, dopo un certo numero di anni, sempre più ristretto, cominci ad essere vecchio e non più supportato. Non è un mondo per vecchi, quello del mercato.
E allora necessita fare opposizione. Niente Apple!
Già, ma allora cosa?
Un AV 110X7Q, o un EX 15 SS82, oppure un EX 15 SS83 da confrontare con un AV 111X71Q?...
Una scheda HDD, o SSD, o la novità scoperta in questi giorni dell'eMMC che te la segnano come un SSD nei cartellini ma non lo è, e ha pure capacità ridotta perché i Giga e poi la RAM e non consideri la scheda grafica? "Mortacci vostri!", è la sola cosa che pensi mentre l'impiegato ti spiega cose che non capisci.
"Ma lei cosa ci deve fare?", "Io?... internet e scrivere...", "Perché questo per i giochi non è adatto", e chi se ne frega dei giochi, mica te l'ho nominati. "e se poi sente la musica mentre va su internet e sta scrivendo.... il consumo e la ram che gira...". Ma io che ne so? Ma ti pare che scrivo mentre ascolto la musica e giro sui siti mentre scrivo? Non so in che mondo vivete. E se gli addetti alle vendite fanno queste affermazioni, dev'essere questo il mondo in cui vive la gente.
Ho scoperto che c'è gente che spende € 1.800,00 per avere un portatile con cui giocare. Non avete proprio un cazzo da fare nella vita!
Al che, a questo punto, mi domando se sono più folli i fabbricanti di computer o la gente che se li compra. Non ho risposta e resto sempre alla solita certezza: Non è un mondo per vecchi, o comunque non è un mondo per gente semplice.
Ma ne esiste più di gente semplice? I vegani ce li hanno tutti questi problemi con il computer? (perché mi vengono in mente i vegani?).
Forse alla fine ha ragione il mio amico Alberto, che di computer si occupa: "So' tutti uguali, stabilisci la cifra e comprane uno, so' tutti uguali. Tra tre anni si scassa, è vecchio e te ne devi prendere un altro".
Deve essere questo il vero trucco cui non mi rassegno: fottere il mercato adattandosi al mercato.
Non te li do 800 leuri, te ne do al massimo 300, tra tre anni altri 300... e alla fine non ti ci faccio guadagnare come speri perché tanto è sempre un fregatura.
Il credito al consumo, del quale dovrò per forza di cose usufruire innalzando ancora il debito privato del mio Paese, ti dà l'illusione che, poco alla volta, puoi fare un acquisto che ti metta al sicuro per un tempo ragionevole di utilizzo, che almeno per dieci anni non ci penserò più. Illusione!
Devo convinvermi: prendi una roba, Liguori, usala e poi gettala; dagli meno che puoi dei tuoi soldi e... fanculo al mondo, tanto non è per vecchi.

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