venerdì 13 maggio 2016

Regina Senatore, un ricordo molto personale.

Permettete che condivida con voi il ricordo che ieri ho scritto per questa signora, e pubblicato stamane dal quotidiano Le Cronache del Salernitano, nonché sul sito della stessa testata. 



















Per coloro che non l'hanno conosciuta, si chiama (chiamava) Regina Senatore. è una attrice, una piccola grande attrice di salerno, che ha lavorato tanti anni con Eduardo (fa la prima zia memè di Sabato Domenica e Lunedì), poi con Rigillo, poi con Gassman. 
Aveva, insieme al marito, un piccolo ma prezioso teatro a Salerno, che con lo scatenamento della movida furono costretti a chiudere... ma questa è un'altra storia. 





















A Regina, ero profondamente legato. é stata la mia prima mamma teatrale (poi ci fu, per me, Isabella Guidotti, Dio le abbia in gloria!), una persona che ha contato perchè ci insegnò la grammatica di base, le prime e preziose regole. E non solo a me, a tanti altri, come Nuccio Siano (grazie Nuccio per vermi subito avvertito) a Peppe Bisogno, Martino D'Amico e Fernando Scarpa e altri ancora.
I suoi insegnamenti erano così giusti che tutti noi siamo stati presi in Accademia D'Arte Drammatica, al primo tentativo. E ricordo che nel mio anno di esame, la commissione (nello specifico Mario Ferrero, il primo papà teatrale) chiese "ma lei viene dallo stesso gruppo di Salerno?". Era diventato un piccolo biglietto da visita. Quell'anno, entrammo in tre, tutti insieme. E dopo di noi ci sono stati ancora altri...
Un particolare ringraziamento a Giovanni Pisciotta che mi ha richiamato alla memoria, ieri, l'unico brano che in modo perfetto poteva chiudere questo mio ricordo.
Un abbraccio a Sandro, il marito, a Anna e Roberto, i figli.
Dio ti benedica, Regina. 




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