L’altro giorno mi chiama un ragazzo. Voleva un po’ di
consigli per affrontare l’esame di ammissione al Centro Sperimentale di
Cinematografia.
Abbiamo chiacchierato a lungo e mi ha raccontato una
serie di cose che mi hanno sconcertato. Intendiamoci: non è che non le sapessi,
ma il fatto di conoscerle non mi ha evitato la perplessità.
Sopra tutto mi ha raccontato che un signore, del
quale non conoscevo il nome, e che nemmeno ora ricordo, un tale che dice di
avere fatto il famoso Actor’s Studio di NY gli ha chiesto € 50,00 (CINQUANTA
EURO!) L’ORA, per prepararlo al provino.
Il mercato è libero e ognuno vi si pone come
preferisce a proprio rischio e pericolo. Questo sia chiaro a tutti noi. Dunque
la domanda non va tanto posta al sedicente docente, quanto ai giovani che
cadono in queste che sono vere e proprie trappole.
Innanzi tutto, il signore in questione ha fatto la
prestigiosa scuola o ha semplicemente assistito a lezioni in qualità di
uditore? È evidentemente molto complicato verificarlo. Ma la verifica
cambierabbe completamente l’ottica, sopra tutto quella economica.
Ma poi: se mi chiedi 50 Leurini l’ora, si presuppone
che tu mi tenga lezioni di almeno due ore se non tre, e con quale cadenza
settimanale? Diciamo una volta a settimana?
Ma sarebbe decisamente meglio due. Insomma la spesa
va ad oscillare tra le Cento e le Trecento Leuro a settimana. E quanto
divengono al mese lo lascio calcolare a voi.
A questo punto, però, se mi chiedi una tale cifra
DEVI GARANTIRMI IL RISULTATO!
La qual cosa è praticamente impossibile, non fosse
altro che per il fatto che tu sarai anche bravissimo e preparatissimo, ma se
improvvisamente all’esame di ammissione ti arrivano dieci geni dalla Puglia,
cinque dalla Lombardia, tre dal Piemonte, due dalla Sicilia... Ecco che tutti i
posti di cui mediamente è composta una classe vengono automaticamente occupati.
E tu puoi farci nulla, è niente di più, niente di meno che... il destino. Ti è
andata male, sei capitato in un anno difficile. Riprova, sarai più fortunato.
Forse...
Ma il “sublime” maestro filo americano, ti potrà
anche dire una cosa: colpa tua, se invece di una lezione a settimana ne avessi
fatte tre, ecco che ce l’avresti fatta. Quindi, in quel caso, la colpa sarebbe
tua e il “maestro” se ne lava le mani. Eri sulla buona strada, ma serviva più
impegno...
E non finisce qui, perché alla fine il “maestro” ha
sempre l’italica arma nelle mani: non avevi la raccomandazione! E tu sarai
convinto, alla fine che in questo maledetto paese tutto funziona come sempre.
In ogni caso, non sarà mai colpa del “maestro”.
Alle raccomandazioni, per queste cose, non credo.
Esse funzionano dove ci sono grandi possibilità di scambiarsi favori, ma dubito
fortemente che Enti come l’Accademia “S. D’Amico” o il Centro Sperimentale, che
sono alla fin fine istituzioni piccole, abbiano la possibilità di restituire o
vedersi restituiti dal politico di turno grandi favori... Il ragionamento,
dunque, proprio alla base, non mi pare funzionare.
La verità, alla fine, è nella semplice legge di
mercato: se spendo cento per un prodotto che mi assicuri vale cento, mi devi
assicurare cento in rendimento. E costoro è evidente, per tutti i motivi
esposti, che non possono farlo. Ma intanto vi hanno tolto cento. Dunque è
lecito parlare di truffa.
E c’è poi un altro punto su cui vi invito a
riflettere: quando entrate in una Università della formazione attoriale, la
sola garanzia per voi e per la vostra vita è che NON SI PAGHI. Tolta la normale
“tassa universitaria annuale”, non vi devono chiedere soldi. Perché? Perché chi
teme di perdere la vostra quota mensile, non vi dirà mai fino in fondo la
Verità, e questo va ad incidere su tutto il vostro futuro. Non è roba da poco.
Vi piacerebbe passare una vita da frustrati perché
nessuno mai, in alcun momento vi ha mai parlato sinceramente?
Francamente non credo.
Dunque, il periodo della preparazione esami di
ammissione è pienamente iniziato, chi vi prepara per gli esami non deve
chiedervi soldi ma rischiare con voi, o se vi chiede un obolo, non può essere
nulla più di questo: un obolo, che semplicemente riconosca la sua
professionalità e copra al massimo due spese minime. Ma nulla di più.
Il vero professionista, CHE SEMPRE DEVE ESSERE
RETRUITO, in questo esclusivo caso, a mio vedere, prende nulla e rischia con
voi.
Pensateci la prossima volta che, per prepararvi a un
esame di ammissione, vi chiedono CINQUANTA EURO L’ORA!
In bocca al lupo a tutti.
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