lunedì 8 maggio 2017

"TEATRANTI E NO, STIAMO MEGLIO O PEGGIO?" (di Roberto Buffagni)

Vi propongo questo interessante e anche divertente articolo di Roberto Buffagni intitolato Prima e dopo la cura, pubblicato sul prezioso blog di Carlo Gambescia il 30 dicembre 2012, e ripubblicato, secondo me a ragione, il 1° di questo mese dal sito Aberglaube

Una curiosa storiella che si propone quale metafora dell'Italia di ieri e di oggi, del tempo che è passato e di come la nostra situazione sia profondamente cambiata. 
In peggio? A voi il giudizio. 


In sintonia con il 150esimo dell’Unità d’Italia, mi sento in vena di anniversari, bilanci e morali. Ho cominciato la scorsa settimana con il bilancio di venticinque anni di frequentazione del varietà, ricavandone la seguente morale: com’è triste, il comico italiano! Oggi la serie prosegue con un altro bilancio venticinquennale: la mia prima (1986) e seconda (2010) traduzione per le scene italiane diGlengarry Glen Ross di David Mamet.
Il banale aneddoto personale servirà per lanciare il seguente sondaggio d’opinione: “Dopo la cura di questi venticinque anni noi italiani, teatranti e no, stiamo peggio o stiamo meglio?” E via con la storiella.
Venticinque anni fa tradussi e adattai per le scene italiane Glengarry Glen Ross di David Mamet (Teatro Stabile di Genova 1986, regia L. Barbareschi, con P. Graziosi, U.M. Morosi). (... e qui il seguito)

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