mercoledì 22 maggio 2019

DANTE E' RAZZISTA E VA BANDITO (ci mancava questa...)

Tanti amici giocano con me e mi dicono che sono un brontolone. E' vero, io brontolo spesso e talvolta anche volentieri. Diciamo che per un 30% ormai fa parte del mio personaggio pubblico.
A volte, però, ti trovi di fronte a cose che non c'entrano con il brontolio, né quello vero né quello "da spettacolo". Fatti che sono anche profondamente offensivi per chi ama alcune cose. In questo caso la letteratura, e nello specifico La Divina Commedia. Non voglio farvi perdere tanto tempo, ecco il link dell'articolo. https://www.liberoquotidiano.it/news/rubriche/956338/dante-razzista-follia-onu-bandire-divina-commedia.html
E per assecondare vostra santa pigrizia estraggo i momenti più aberranti di questa signora Sereni, presidente di questo Gherush92, un "Comitato per i Diritti Umani è un’organizzazione non governativa no profit". Dunque una ONG. Si legge nel sito che "ha ottenuto lo status di consulente speciale del consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite". Perché? Boh...
Potete poi andare alla pagina "progetti" e troverete: 

"DIRITTI UMANI, DIVERSITA ' E PACE"

Progetto di comunicazione per lo sviluppo e la pace

Data: 2009-03-02
Autore: Gherush92

Gherush92 è promotore del progetto internazionale "Diritti Umani, Diversità e Pace" con i documenti dal titolo "Risoluzione di Roma: Linee guida per la protezione della diversità culturale" e "Per una convenzione contro il razzismo", contro il razzismo e a favore del riconoscimento dell'importanza della diversità culturale.

L'obiettivo del progetto è quello di sviluppare una serie di ricerche sulle migliori procedure per accertare le cause del razzismo culturale e dei conflitti, al fine di contribuire alla conoscenza e ai negoziati.

Il progetto, seguendo un approccio interdisciplinare e formativo e nuove strategie di informazione e informatiche, si propone di: sradicare forme contemporanee di razzismo scientifico; sradicare la povertà estrema e la fame, assicurare la sostenibilità ambientale; dare inizio al processo di solidarietà-negoziazione- riparazione.

Bello, vero? Tante belle parole e belle intenzioni. Deve essere per l'azione interdisciplinare e formativa che il testo preso in esame è nientepopodimenoche La Divina Commedia. E basta adesso: vi rimando alla lettura. I ESTRATTO "Il poema, spiega Valentina Sereni, presidente di Gherush92, «pilastro della letteratura italiana e pietra miliare della formazione degli studenti italiani, presenta contenuti offensivi e discriminatori sia nel lessico che nella sostanza e viene proposto senza che via sia alcun filtro o che vengano fornite considerazioni critiche rispetto all’antisemitismo e al razzismo». Spiega ancora Sereni: «Nel canto XXVIII dell’Inferno Dante descrive le orrende pene che soffrono i seminatori di discordie, cioè coloro che in vita hanno operato lacerazioni politiche, religiose e familiari. Maometto è rappresentato come uno scismatico e l’Islam come un’eresia. Al Profeta è riservata una pena atroce: il suo corpo è spaccato dal mento al deretano, in modo che le budella gli pendono dalle gambe, immagine che insulta la cultura islamica. Alì, successore di Maometto, invece, ha la testa spaccata dal mento ai capelli». «L’offesa», aggiunge, «è resa più evidente perché il corpo “rotto” e “storpiato” di Maometto è paragonato ad una botte rotta, oggetto che contiene il vino, interdetto dalla tradizione islamica. Nella descrizione di Maometto vengono impiegati termini volgari e immagini raccapriccianti tanto che nella traduzione in arabo della Commedia del filologo Hassan Osman sono stati omessi i versi considerati un’offesa»."
MA LA PERLA E' QUI «Non è colpa nostra se ci sono opere d’arte italiane eventualmente razziste», ribadisce la Sereni, perché «è l’insegnamento della Divina Commedia che DEVE ESSERE CONTESTUALIZZATO E SICCOME VIENE INSEGNATA E PROCLAMATA OGGI, IL CONTESTO E' OGGI». L'appello è ovviamente ai docenti di lettere e non... Ma anche agli amici attori... e agli appassionati... Prendete posizione per favore, come più potete. Qui siamo alla follia pura e soprattutto alla distorsione del senso, della lingua, delle informazioni... io sapevo, nella mia ignoranza, che contestualizzare voleva barbaricamente dire che sono io che mi metto nei panni di quello di allora, che mi calo nel contesto, e non che l'opera di 700 anni fa deve essere piegata sul pensiero nostro di oggi (quale pensiero poi, il mio, il tuo, il nostro, il vostro, il loro....?). Cominciamo così, lasciamo passare, e poi mi diranno che quella commedia di Goldoni dove il padre decide il matrimonio della figlia è maschilista, o quell'opera di Shakespeare dove si maltratta l'ebreo non è più accettabile per razzismo, che l'Opera di Verdi dove un handicappato è raggirato... e così via.
E' già accaduto, se qualcuno lo ricorda, con una Carmen di Bizet dove si è cambiato il finale perché se no "IL FEMMINICIIIIDIOOOO". Ma qui ci stiamo bevendo il cervello tutti, decisamente tutti.
Personalmente sono stanco, molto stanco. Mi pare che siamo di fronte a un attacco violento contro tutto ciò che è la nostra storia e la nostra cultura, le nostre radici e il mondo in cui siamo nati e cresciuti, il mondo consegnatoci dai nostri padri, nonni e bisnonni. Ed è un attacco compiuto in nome di una ideologia che ha il subdolo vantaggio di sfuggire, di coprirsi perfettamente dietro parole belle, dietro intenzioni pacifiche e umanitarie. Quello cui stiamo assistendo, se però vi fermate un momento a guardare e a riflettere, è il tentativo violento di prevalere di una parte sull'altra, e in questa guerra non ci sono - guarda caso - confini: tutto è da mettere in discussione, tutte le certezze sono da minare. E per far questo ci si rigira ogni cosa come si vuole, anche distorcendo il senso, la lingua, i pensieri. E questa ideologia, oltre a sapersi molto ben mascherare, ha anche un altro vantaggio: lavora per slogan, rapidi ed efficaci. Così finisce che "la menzogna" si veicola in una sola frase, la Verità, per essere ricondotta al posto che le spetta, ha bisogno di lunghi momenti di spiegazione. Facile dire "l'euro ci protegge - senza l'euro facevamo la fine dell'Argentina", ma poi, per dimostrare la falsità di queste affermazioni e schiodare le persone dal loro terrore, ci vogliono ore di spiegazione, pagine e pagine di libri... e non tutti hanno la forza e la pazienza di voler capire, e soprattutto di voler UNIRE I PUNTINI, per cui non c'è distanza tra "l'euro ci protegge" e "Dante è razzista". Fa tutto parte della riscrittura della Storia a uso e consumo del potere. Sono trappole infernali, ben peggiori dell'Inferno che ha descritto Dante. Decidete voi qual è la fatica che volete fare, se poca perché le belle parole mostrano un mondo "facile", o tanta perché la verità è "faticosa" e amara.

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